Si sa bene che, in tempi moderni, le Olimpiadi sono qualcosa di più della mera competizione di carattere sportivo. Oggi i Giochi sono un immenso affare, da molti ritenuto "il più grande business al mondo". I numeri relativi a costi e ricavi della kermesse sono esorbitanti. Uno studio molto preciso in materia è stato realizzato dalla compagnia di analisi economica PricewaterhouseCoopers (PwC). L'analisi, pubblicata nel documento "European Economic Outlook" di giugno 2004, illustra nei dettagli l'impatto economico dei Giochi Olimpici. L'indagine dimostra che le Olimpiadi costeranno complessivamente oltre 10 miliardi di euro. Gli oneri sono parecchio lievitati per vari motivi (in parte anche a causa dell'incremento del budget previsto per la sicurezza, di cui parleremo diffusamente in seguito). Limitandosi alle sole spese concernenti la gestione operativa, l'importo totale è lievitato da 500 milioni a 2 miliardi di euro. Il governo greco, per fronteggiare la sua quota di spesa relativa ai progetti di infrastrutture, è stato costretto ad aumentare il budget da 2,5 a 4,6 miliardi di euro. Molto è stato speso per ammodernare gli impianti sportivi, alcuni dei quali sono stati costruiti ex-novo per l'occasione. Il solo villaggio olimpico ha comportato un costo di 600 milioni di euro.
La spesa "olimpica" ha inciso profondamente sul bilancio statale, al punto che il deficit ha superato la soglia stabilita dai parametri del trattato di Maastricht, che decreta un limite del 3% rispetto al Prodotto Interno Lordo (PIL). Per il 2004 il disavanzo sarà pari al 3,2% e quindi il rapporto deficit/PIL, è più che raddoppiato rispetto al 2002, quando faceva segnare il dato di 1,4%. Le Olimpiadi, tuttavia, non sono solo un costo. Al contrario, gli anni di preparazione all'evento hanno sortito un impatto molto positivo sull'economia greca. L'analisi realizzata dalla PricewaterhouseCoopers, mette in evidenza l'impatto delle Olimpiadi sull'intera economia greca. La patria che diede i natali ad Aristotele e Platone, in qualità di paese organizzatore della manifestazione, ha potuto beneficiare di molti fondi stanziati dall'Unione Europea. Nell'ambito dei primi tre "Community Support Framework (CSF, traducibile come "Quadro comunitario di sostegno"), la Grecia ha beneficiato di stanziamenti per complessivi 62 miliardi di euro. Tali finanziamenti erano destinati a vari settori: miglioramento infrastrutture e rete di trasporti; sostegno all'economia ellenica in tutti i suoi settori (agricoltura, attività produttive, New Economy); valorizzazione del patrimonio culturale greco; sviluppo delle risorse umane.
I fondi sono stati utilizzati in modo consistente per ciascuno degli obiettivi preposti. La fetta più cospicua di tali finanziamenti è stata destinata alla realizzazione di parecchie infrastrutture basilari. La capitale, in particolare, ne ha tratto enorme giovamento. I monumenti ateniesi, completamente restaurati, mostrano adesso tutto il fascino acquisito in millenni di storia. Come fa notare Lisa Orkin (Associated Press), il centro di Atene si è rivalutato "esteticamente, culturalmente e sotto il profilo ambientale". Sono stati eseguiti lavori importanti, di cui la città e la nazione intera potranno beneficiare in futuro. Tra le opere più importanti merita di essere citato il nuovo aeroporto internazionale di Atene, intitolato a Elefetherios Venizelos, che ha comportato un investimento superiore a 1,5 miliardi di euro. Altra infrastruttura fondamentale di cui la capitale greca si è potuta arricchire, grazie al contributo europeo, è stata l'estensione della metropolitana, che ha comportato oneri simili a quelli necessari per l'aeroporto. Parecchie sono state anche le costruzioni di strade, autostrade e ferrovie. La Grecia ha potuto ammodernare il sistema dei trasporti, adeguandolo a livelli europei. Sono state ultimate due grandi autostrade, Pathe ed Egnatia, al costo di 4,3 miliardi di euro complessivamente. Un lavoro cui i greci hanno dedicato molta attenzione è stato il ponte Rio - Antirio, che ora collega il Peloponneso con la regione Sterea Ellada. L'adeguamento del sistema di telecomunicazioni ha richiesto un investimento enorme, stimabile in 5 miliardi di euro.
Circa 2 miliardi di euro sono stati impiegati per obiettivi di utilità sociale: miglioramento del sistema sanitario e del welfare; costruzione impianti per produzione energia di vario tipo; sviluppo e ricerca di risorse idriche. In parole povere, la penisola ellenica ha ammodernato totalmente le sue infrastrutture grazie agli ingenti stanziamenti comunitari erogati in vista di Atene 2004. La ricchezza messa in circolo ha innescato un circolo virtuoso, fungendo da stimolo a tutto il sistema. Particolare beneficio ne hanno tratto due comparti: il settore delle costruzioni e l'industria del turismo. Il documento della PwC, citando un lavoro dell'economista Gregory Papnikos, svela che Atene beneficerà, fino al 2011, di un flusso annuo aggiuntivo di turisti pari a 450.000 unità. Considerando che tale incremento si è registrato fin da 1998, si desume che la penisola ellenica, in virtù dell'effetto Olimpiadi, ha registrato maggiori presenze per oltre 6 milioni di turisti. Il PIL della Grecia ne ha tratto giovamento per un valore altisonante: oltre 8 miliardi di euro. Un beneficio che, fin da ora, copre una parte cospicua dei costi sostenuti. Altre analisi dettagliate, condotte dal sito www.invgr.com dimostrano che, a partire dal 2001, l'effetto Atene 2004 è misurabile in circa un punto percentuale di crescita ogni anno. Essendo il PIL greco di circa 170 miliardi euro annui, il "fattore Olimpiade" ha inciso per 1,7 di euro per ognuno di questi ultimi anni. L'organizzazione dei Giochi, in effetti, ha permesso alla Grecia di realizzare una crescita economica costante.
A partire dal 1997, anno dell'assegnazione dell'evento, l'aumento annuo del PIL è stato regolarmente superiore al 3%. Dal 2000 tale parametro ha mostrato ha subito un'ulteriore incremento, attestandosi al 4%. L'economia greca segnerà un'ottima performance anche nel 2004. Mentre gran parte dell'Europa ristagna, si stima che la penisola ellenica registrerà un aumento del PIL di circa il 4,5%. Lo conferma l'andamento della borsa valori di Atene che ha realizzato performance notevoli, fra le migliori in Europa, vedendo l'indice crescere del 45% nel 2003. Ai numeri sopra citati, si dovranno poi sommare gli introiti strettamente legati alla manifestazione. Gli organizzatori pensano di ricavare parecchio dalla vendita dei biglietti per assistere alle gare. Per ora, sostengono fonti ufficiali, le prenotazioni procedono più lentamente del previsto. Alla metà di giugno si affermava che, su un totale di 5,3 milioni di biglietti, circa la metà di questi non sono ancora stati venduti. IL Comitato Organizzatore di Atene 2004 (ATHOC) e il CIO non sono comunque preoccupati, dichiarandosi certi che a ogni gara si registrerà il tutto esaurito. Sostengono gli organizzatori che è del tutto normale che gli acquisti siano decisi all'ultimo momento, ricordando che la medesima circostanza si è verificata in varie edizioni dei Giochi.
Fra le altre voci di entrata, sono attesi circa 500 milioni di euro dagli sponsor. Un buon contributo dovrebbe poi giungere dal merchandising. Al momento non è possibile stabilire l'importo esatto di quanto si potrà ricavare dalla vendita dei vari gadgets, intendendo per essi tutto ciò che reca il logo dei cinque cerchi e di Phevos e Athena, le due mascotte dei Giochi. A parte i dati numerici, vi è un altro aspetto cruciale per il quale la Grecia dovrà ringraziare l'Olimpiade: il contributo fondamentale alla crescita culturale del capitale umano. Come fa notare la BBC, in questi anni la penisola ellenica ha avuto occasione di formare, in preparazione del grande evento, moltissimo personale specializzato quanto a padronanza delle lingue straniere e delle telecomunicazioni. L'investimento in formazione della popolazione greca rappresenta un valore aggiunto in proiezione futura. Tante persone di alto livello culturale resteranno a disposizione del paese Grecia anche dopo Atene 2004, garantendo una prospettiva di sviluppo ulteriore per le giovani generazioni. Questa valorizzazione del capitale umano era prevista già nel "Quadro Comunitario di Sostegno". Tali competenze potranno essere sfruttate anche in ambito istituzionale europeo, avendo Atene ottenuto l'agenzia europea che più guarda al futuro: quella della reti informatiche.
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![]() di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera ed. Polistampa, 2007 |
![]() di Rudy Caparrini prefazione di Franco Cardini ed. Masso delle Fate, 2006 |