Intervista a Maurizio Sacco, direttore generale di Fage Italia
di Rudy Caparrini
20 dicembre 2005

Quando si parla della Grecia contemporanea, viene spontaneo di menzionare due elementi in primis: le splendide località di mare e il cibo, lo yogurt in particolare. Queste due caratteristiche sono ottimamente riassunte da uno spot pubblicitario, andato in onda questa estate sui canali Rai e Mediaset. Il filmato, che ritrae l'incantevole paesaggio dell'isola di Santorini come sfondo ideale per la degustazione di uno yogurt, è opera della Fage, la più grande azienda alimentare del paese ellenico. Per saperne di più di questa compagnia, ci siamo recati a Lastra a Signa, nei pressi di Firenze, dove ha sede la filiale italiana. Qui abbiamo incontrato Maurizio Sacco, il direttore generale della Fage Italia, giovane manager torinese chiamato a guidare l'azienda greca dopo avere maturato una lunga esperienza nel settore alimentare, prima con "Ferrero" e quindi con "Giovanni Rana". Sacco, che lavora per la Fage dal giugno 2003, ci ha spiegato nei dettagli il valore economico e sociale di questa multinazionale, simbolo e orgoglio nazionale per i greci.

Per cominciare, le chiediamo di parlarci un po' della Fage nel suo complesso, con riferimento alla leadership che detiene nella madrepatria Grecia.

Fage è una delle più grandi compagnie greche in assoluto. L'azienda conta circa 1.400 dipendenti, quasi tutti in Grecia, cifra ragguardevole se si pensa che la popolazione complessiva del paese è di circa 11 milioni. Nel periodo 2000-2004, il nostro fatturato è incrementato di oltre il 29%, toccando quota € 345 milioni. Nella penisola ellenica, abbiamo oltre 25mila punti vendita. In patria, Fage è leader assoluto nel segmento dello yogurt colato, di cui detiene il 63% della quota complessiva del mercato. Oltre allo yogurt, il prodotto con cui l'azienda è nata e cresciuta, negli ultimi anni si è sviluppata molto anche la produzione di formaggi, altro segmento che ci vede in posizione dominante in Grecia, pur se in modo meno marcato rispetto allo yogurt.

Lo yogurt colato è il prodotto base della Fage. Cosa offre questo vostro speciale yogurt in più degli altri?

Quando in Grecia si parla di yogurt, per esso si intende quello della Fage, che vanta un'esperienza pluridecennale nel settore. Lo yogurt colato è ottenuto attraverso un processo produttivo molto particolare, separando la parte liquida da quella cremosa. Per ottenere questo prodotto impieghiamo una quantità di latte di 2,5 volte superiore rispetto alla media dei nostri concorrenti.

Cosa significa la Fage per i greci?

La Fage è parte integrante della vita quotidiana dei greci. La compagnia è uno dei simboli più evidenti dello sviluppo che la Grecia ha conosciuto negli ultimi trent'anni. Fage ha compiuto il grande balzo, inteso come inizio della produzione a livello industriale, nel 1975. Tengo a sottolineare tale data poiché è praticamente coeva al ritorno della democrazia in Grecia, avvenuto nel 1974. L'affermazione della Fage, sui mercati di tutto il mondo, è una delle più belle dimostrazioni del nuovo volto della Repubblica Ellenica.

In effetti, Fage è un nome di rilievo anche fuori dei confini ellenici. Quanto incide il mercato internazionale nel vostro business?

Fage è presente in venticinque paesi, in tutti i continenti del mondo. Solo in tre paesi sono create filiali nazionali: Stati Uniti, Gran Bretagna e Italia. In tutte le altre nazioni si è scelto di affidarsi a un importatore locale, cui è stata affidata la distribuzione. I risultati della divisione internazionale sono ottimi. Il 2004 ha segnato un volume complessivo di vendite di € 42 milioni, con una crescita costante, per un incremento del 45% rispetto al 2000.

Veniamo al suo ruolo di direttore della Fage Italia. Quando è stata aperta la filiale nel nostro paese?

La Fage Italia è attiva ufficialmente a partire dall'1 gennaio 2004. In precedenza, la commercializzazione dei prodotti nel Bel Paese era affidata a un distributore, l'azienda Ellenika, operante dal 1983. Adesso, oltre alla sede commerciale e al deposito che si trovano qui a Lastra a Signa, vi sono altri due depositi, rispettivamente a Lodi e a Milano.

Come stanno andando i prodotti Fage sul mercato italiano?

I risultati ottenuti in Italia sono assai soddisfacenti. Nel settore dello yogurt greco, il nostre ‘core business', quest'anno abbiamo raggiunto il 71% della quota di mercato. Nella categoria specifica dello yogurt "magro bianco", la nostra fetta di mercato ha toccato il 7,1%. Il progresso è davvero sensibile, se si pensa che nell'ottobre 2002 il medesimo dato sul "magro bianco" si attestava a 1,8%.

Lo yogurt greco è un prodotto che va molto di moda in Italia.

In effetti, il consumo totale di yogurt ellenico nel nostro paese è cresciuto del 35% nell'ultimo anno. La quota di yogurt Fage in Italia è aumentata del 47%, quindi in maniera superiore alla media.

Qual è la chiave di questa affermazione di Fage anche in Italia?

La nostra supremazia in Italia, come in ogni altra nazione in cui la nostra azienda è presente, si fonda su un unico caposaldo: la leadership incontrastata di Fage in Grecia. Il netto predominio sul mercato ellenico ci consente di presentare il prodotto Fage come il cibo greco per eccellenza. Ciò ci permette di lavorare per realizzare il nostro fine, evocato da uno slogan semplice ma efficace: desideriamo soddisfare la voglia di Grecia in Italia.

In Italia vivono oltre 55mila greci. Crede che la Fage e queste comunità possano collaborare in modo da ottenere reciproco vantaggio?

Credo che qualcosa si possa fare. Il mio sogno sarebbe di avere 55mila cittadini greci che promuovono i prodotti Fage, simbolo dell'orgoglio ellenico, mediante strumenti semplici di comunicazione quali il passaparola ad amici e colleghi di lavoro. Da parte nostra, stiamo studiando iniziative a mezzo Internet, quali la creazione di un forum dove le molte realtà di greci e appassionati di cose elleniche possano incontrarsi. Inoltre, come abbiamo comunicato ai greci dell'Emilia Romagna che ci hanno contattato in questi giorni, siamo ben disposti a considerare la nostra partecipazione a raduni e a convention delle varie comunità elleniche d'Italia.

Una domanda personale, posta da un filoellenico a un manager che si reca spesso in Grecia. Pensa che la Grecia abbia davvero beneficiato delle Olimpiadi di Atene oppure, come sostengono alcuni, i Giochi hanno rappresentato solo un disastro economico?

Penso che la Grecia abbia sfruttato in modo consono la grande occasione che le era stata offerta dall'organizzazione dei Giochi. Atene 2004 ha contribuito ad accelerare la costruzione di infrastrutture fondamentali per il paese. L'ottima riuscita della manifestazione ha conferito maggiore credibilità alla Grecia in tutto il mondo.


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