Sabato 4 febbraio, presso il Boscolo Tower Hotel di Bologna, la Comunità Ellenica dell'Emilia Romagna ha tenuto la sua Festa Sociale (meglio nota come Simposio). Tale evento, che si svolge ogni anno a cavallo tra gennaio e febbraio, rappresenta ormai una tradizione consolidata per i greci dell'Emilia Romagna. Questo è il momento di ritrovo, un occasione per augurare buon anno a tutti i soci e agli amici filo-ellenici. Il Simposio, tuttavia, non era riservato ai soli ellenici dell'Emilia Romagna. Al contrario, il fine di tale manifestazione è proprio quello di proiettare all'esterno l'immagine della comunità. Sono stati, perciò, invitate molte persone non appartenenti alla confraternita. A parte la presenza di molti membri di comunità elleniche di varie parti d'Italia, erano parecchi i filo-ellenici presenti. Nel complesso, alla festa hanno preso circa 400 persone. La serata ha avuto inizio con il saluto del presidente uscente Ioannis Arvanidis, che ha guidato la confraternita dal 2000 al 2006. Arvanidis ha sottolineato la vitalità e il dinamismo della comunità greca dell'Emilia Romagna, dimostrato dalle tante iniziative di natura culturale e sociale di cui tale associazione si è fatta promotrice.
Il presidente uscente ha ricordato che lo stesso ambasciatore greco in Italia, in occasione della visita del presidente ellenico Papoulias nel Bel Paese, ha indicato la confraternita emiliana come "una delle più attive in Italia". In effetti, la comunità dell'Emilia Romagna si è distinta per le molte iniziative promosse: corsi di lingua greca, mostre di pittura, serate dedicate alla poesia, intensa attività nell'ambito dei gemellaggi. Bologna è gemellata con Salonicco, seconda città della Grecia e principale centro economico, politico e culturale della parte settentrionale della Repubblica Ellenica. La capacità organizzativa e promozionale dei greci dell'Emilia Romagna si è mostrata in tutta la sua evidenza sul finire del 2005, rendendo possibile il conseguimento di un risultato di valore storico: la visita nella regione da parte di Bartolomeo II, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli. Oltre ai risultati conseguiti sotto il profilo puramente ellenico, Arvanidis e gli altri responsabili della comunità hanno ribadito il carattere aperto della confraternita greca dell'Emilia Romagna. I greci di tale regione, molti dei quali giunsero in Italia per motivi di studio oltre trent'anni fa, sono assai integrati nel tessuto sociale. Gli ex studenti greci sono oggi divenuti professionisti stimati in vari ambiti: medici, farmacisti, architetti, ingegneri, insegnanti.
Ne consegue che quella generazione, nonché il loro figli, sono oggi ellenici ed emiliani in egual maniera. Ciò spiega perché, accanto ai moltissimi greci, al Simposio del 4 febbraio a Bologna vi erano così tanti italiani presenti. Dopo il commiato di Arvanidis è stata la volta della benedizione da parte del parroco della chiesa greca di San Demetrio (dove Bartolomeo II celebrò la messa), secondo la classica tradizione del paese ellenico, dove la religione ortodossa è parte importante della vita quotidiana di ogni famiglia. Terminati tali rituali ha avuto iniziato la festa. I commensali hanno gustato la cena allietati da un sottofondo musicale particolarmente apprezzato. Protagonista assoluta della serata è stata la musica ellenica popolare, messa in scena dal gruppo Ta Pedia mas, proveniente da Preveza, la città greca dell'Epiro sud-occidentale che dal 1990 è gemellata col comune di Bellagioco, in provincia di Bologna. Il complesso ha esibito un repertorio ampio e di ottima qualità, sfoderando uno dopo l'altro brani di Theodorakis, Hadjidakis e tutti gli altri più celebri autori della musica popolare ellenica. Presto la pista da ballo si è riempita, con giovani e meno giovani pronti a scatenarsi nella danza del sirtaki, la danza popolare ellenica, simbolo fra i più eloquenti dell'intera cultura della Grecia contemporanea. Non sono mancate le manifestazioni più tipiche del sirtaki e dei balli greci in generale: dal lancio delle rose rosse, al ballo del singolo danzatore che si esibisce accompagnato dal battito delle mani della folla, alle danze di gruppo sotto forma di girotondo.
A Bologna è andata in scena una bellissima serata in perfetto stile greco, culminata col taglio della Vassilopita, la tradizionale torta di Capodanno nella quale vi nascosta una moneta, simbolo di prosperità per l'anno nuovo. La serata è stata realizzata grazie al contributo di molti sponsor, che la Comunità Ellenica dell'Emilia Romagna ha doverosamente ringraziato: Bcc di Castenaso, Banca Popolare S. Felice sul Panaro, Bel Fours, Fage, Idroterapic, International Unica, Lambda, Minoan Lines, Mop, Newkam di Kassiotakis V. (Aurora Assicurazioni), Pasticceria Dino, Ristorante "El Greco", Ristorante "Il Steki", Ristorante "La Scuderia", Tesi Software and Hardware, Thermoking Fabbri Cool System. Il simposio è stato particolarmente apprezzato poiché è giunto in febbraio, in una stagione ben lontana dall'estate, il momento in cui si è soliti dedicare attenzione alla Grecia. Gli intervenuti, non solo i greci ma anche gli italiani, hanno mostrato di apprezzare l'organizzazione di questa festa, occasione gradita di gustare un po' di Grecia.
L'auspicio di chi vi ha preso parte è che tali feste possano essere indette in tutta Italia, in modo da offrire a tutti i filo-ellenici del Bel Paese la possibilità di respirare un po' di Grecia, danzando e cantando al ritmo del sirtaki, una musica che conferisce allegria e passione al tempo stesso. Parafrasando uno spot della Fage, la famosa azienda alimentare ellenica (uno degli sponsor dell'evento stesso), gli italiani desiderano sinceramente che qualcuno o qualcosa possa "soddisfare la voglia di Grecia in Italia". In questa occasione, il Simposio ricopriva un duplice significato per i greci emiliani e romagnoli giacché, oltre alla tradizionale festa, erano state indette pure le elezioni per il rinnovo consiglio direttivo. Da scrutinio effettuato è stato eletto a sufragio universale l'ing. Leonodas Chatzis come presidente per il prossimo biennio. Alla vicepresidenza è stata confermata Marisa Kypourou.
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Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005 di Rudy Caparrini prefazione di Franco Cardini ed. Masso delle Fate, 2006 |