Festa Sociale annuale della Comunità Ellenica di Parma e Reggio Emilia
di Rudy Caparrini
05 aprile 2006

Domenica 26 marzo la Comunità Ellenica di Parma e Reggio Emilia ha tenuto la sua Festa Sociale Annuale. A tale evento, che si è svolto a Parma presso il complesso parrocchiale della Chiesa di S. Andrea in Via Berzioli, hanno preso parte ben 260 persone. Una cifra eloquente, che da sola testimonia che la manifestazione ha riscosso un successo ragguardevole. La festa di Parma, prima di ogni altra cosa, è stata soprattutto una grande occasione di celebrazione della cultura greca. Il valore di tale appuntamento è stato sancito dalla presenza di personalità rappresentative del mondo greco in Italia. La festa si è aperta col saluto di Vassilis Tsantes, presidente della Comunità Ellenica di Parma e Reggio Emilia dal 1999. Tsantes, che è anche membro del consiglio direttivo della Federazione delle Comunità e delle Confraternite Elleniche in Italia (con delega per la cultura), ha sottolineato il dinamismo della confraternita da lui presieduta, ricordando le attività di stampo sociale e culturale organizzate nell'ultimo anno: la visita presso la chiesa di S. Nectario a Parma di Sua Eminenza Gennadios, Metropolita Ortodosso in Italia; il tributo al grande regista Costa Gavras; i corsi di lingua greca moderna; la scuola di danze tipiche elleniche.

Dopo Vassilis Tsantes si è avuto il saluto di Nikos Mischos, presidente nazionale della Federazione delle Comunità e delle Confraternite Elleniche in Italia, che ha ribadito l'importanza della giornata per tutti i greci. L'evento di Parma, infatti, era stato indetto anche per celebrare la festa nazionale per la Guerra d'Indipendenza della Grecia contro l'Impero Turco Ottomano, iniziata il 25 marzo 1821 con la sollevazione nel Peloponneso. Nel pieno rispetto delle tradizioni, non poteva mancare la partecipazione di esponenti della Chiesa Greca Ortodossa, rappresentata da padre Nicola Papadopoulos, parroco della Chiesa di S. Demetrio a Bologna. Un degno suggello per l'altro significato rilevante del 25 marzo per i greci, giacché rappresenta anche la festa dell'Annunciazione del Signore. Altra presenza greca di spicco, particolarmente apprezzata in forza della carica istituzionale che ricopre, è stata quella della signora Eirini Tsigarida, componente della delegazione della Grecia presso l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, che ha sede proprio a Parma. La festa nella città emiliana, tuttavia, non si è limitata a essere un'occasione di incontro fra gli ellenici della regione.

Come loro stessi tengono a precisare, i greci dell'Emilia Romagna sono completamente integrati con la popolazione locale, pur impegnandosi con ogni mezzo per preservare e valorizzare il patrimonio storico-culturale ereditato dalla madrepatria Grecia. Gli ellenici di questa regione sono una componente essenziale della vita sociale in Emilia, giacchè intrattengono ottimi rapporti con le istituzioni politiche e religiose locali. La coesione dei greci di Parma con le realtà cittadine è stata ribadita dalla presenza di figure autorevoli del mondo politico e della chiesa cattolica. In rappresentanza dell'amministrazione comunale di Parma sono intervenuti gli assessori Giampaolo Lavagetto e Claudio Bigliardi, responsabili rispettivamente del Patrimonio e della Pubblica Istruzione. La Festa Sociale dei greci a Parma ha pure assunto un significato religioso ragguardevole, fornendo un'opportunità di dialogo fra cattolici e ortodossi. Il presidente Tsantes ha ringraziato pubblicamente i sacerdoti responsabili della gestione della chiesa di S. Andrea (i padri Giacomo, Andrea e Gianluca), che hanno concesso i locali per lo svolgimento della manifestazione.

Padre Gianluca, presente alla festa, ha pronunciato un discorso all'insegna della conciliazione e dell'unità delle due grandi branche del cristianesimo. Il sacerdote cattolico ha proposto un pellegrinaggio a Monte Athos, bastione dell'ortodossia più rigida. Un gesto di buona volontà, cui i greci di Parma intendono dare seguito. Oltre al notevole significato sociale, politico e religioso, la giornata di Parma è stata anche una festa allegra e gioiosa, condita da tutti gli elementi più tradizionali della cultura greca. I convenuti, oltre a gustare piatti tipici ellenici, hanno potuto ascoltare la musica popolare del gruppo "Makedones" e assistere a un ottimo spettacolo di danze folkloristiche. La festa di Parma è stata realizzata grazie all'apporto dei volontari, a riprova della grande vitalità della confraternita ellenica di Parma e Reggio Emilia. Una comunità d'avanguardia, che riesce a valorizzare in modo encomiabile la cultura ellenica, mostrandosi capace di coniugare tradizione e modernità.

Festa sociale annuale della Comunità Ellenica di Parma e Reggio Emilia


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