Quale futuro per il Renzi superattivo?
di Rudy Caparrini
Metropoli Day, 9 dicembre 2007

Il referendum per il termovalorizzatore di Case Passerini ha espresso un responso destinato a produrre opinioni divergenti a seconda dei punti di vista da cui si osserva la questione. Su un aspetto, tuttavia, si può raccogliere un consenso piuttosto ampio. Dalla campagna referendaria è emerso un unico grande protagonista dell’intera vicenda: Matteo Renzi. Senza entrare nel merito delle opinioni personali, il giovane il presidente della provincia di Firenze ha confermato di possedere qualità non trascurabili apparendo sicuro di sé, decisionista, dotato di un indiscutibile dinamismo e provvisto della necessaria ambizione per puntare ad altri traguardi.

Osservandone le mosse e ascoltando con minuzia le sue dichiarazioni, ci pare di capire che all’iperattivo Renzi la poltrona di presidente della Provincia inizia ad andare stretta. Non a caso, il giovane presidente è solito rispondere in modo astratto quando si parla del suo futuro politico (la classica domanda “cosa farà da grande?”), non escludendo di poter ricoprire incarichi diversi da quello attuale. Questa vaghezza riguardo alle scelte da compiere nel 2009, quando scadrà il mandato di presidente della Provincia, ci inducono a pensare che Renzi potrebbe lasciare Palazzo Medici Riccardi (sede della Giunta Provinciale) per approdare a Palazzo Vecchio in qualità di sindaco di Firenze.

D’altronde, Renzi può essere l’uomo giusto per consentire al Partito Democratico di giocare in tranquillità la partita per Firenze, città non più così sicura da conquistare per il centrosinistra dopo i molti problemi avuti negli ultimi anni dalla giunta Domenici. Non crediamo di sbagliare affermando che Renzi, in questo momento, appare la personalità politica più popolare all’interno del centrosinistra fiorentino e toscano. Il presidente della Provincia è un personaggio rappresentativo di ciò che vuole essere il PD, poiché godrebbe di un vasto consenso fra i moderati e quindi pescherebbe voti al centro. Inoltre, la personalità “egocentrica” di Renzi è una garanzia che, nel caso fosse scelto come sindaco, sarebbe certo presente e ciò non guasterebbe ai fiorentini, i quali sovente hanno accusato Domenici di pensare all’ANCI più che alla città.


Puoi proseguire con il seguente articolo:
Il pericoloso malumore dei verdi fiorentini


La Grecia contemporanea 1974-2006 La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007
  Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005, di Rudy Caparrini Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005
di Rudy Caparrini
prefazione di Franco Cardini
ed. Masso delle Fate, 2006


Articoli e dossier

Home page