Perché quel referendum, sugli alberi?
di Rudy Caparrini
Metropoli Day, 6 ottobre 2007

All’inizio di questa settimana, la giunta guidata dal sindaco Domenici si è resa protagonista di una decisione davvero originale. Per bocca dell’assessore all’ambiente, il verde Claudio Del Lungo, l’amministrazione ha annunciato l’intenzione di chiedere ai cittadini quali alberi vorrebbero fossero ripiantati in Viale Morgagni al posto di quelli sradicati. Lo stesso assessore, al fine di conferire valore tecnico e politico all’iniziativa, ha precisato che i residenti potranno esprimere la loro preferenza fra il tiglio, la quercia e il frassino, le piante che la Direzione Ambiente ha individuato come “le più adatte a stare su quel viale cittadino”. Dovremmo considerarlo un gesto di sensibilità, una sorta di mano tesa da parte della giunta nei confronti della popolazione? Questo è ciò che la maggioranza vorrebbe far credere.

Peccato, però, che l’impressione suscitata sia ben diversa. Questa sortita rischia di creare ulteriore sospetto attorno a un’amministrazione comunale sempre più in affanno, che ha trascurato l’opinione dei cittadini su certe questioni di valore cruciale, non prendendo in considerazione le loro osservazioni quando parlavano dei disagi insopportabili per la viabilità, né quando si sono opposti al taglio degli alberi di Vale Morgagni. Una giunta che non accetta neppure di discutere i suggerimenti tecnici dei comitati, che in fondo hanno sollevato obiezioni di tipo costruttivo. Pertanto, è inevitabile che i cittadini siano perlomeno scettici a fronte di questa offerta.

La maggioranza avrebbe fatto molto meglio ad evitare questa proposta così colorita, che potrebbe invece sortire il celebre “effetto boomerang”. Non crediamo che il residente di Viale Morgagni e dintorni possa provare alcuna emozione, positiva o negativa che sia, nello scegliere gli alberi da ripiantare. Il cittadino vorrebbe esprimere la sua opinione per ciò che concerne il grande caos che sta massacrando l’area di Careggi, con quelle deviazioni che costringo le ambulanze e il traffico regolare a una vera gimkana.

Inoltre, è lecito pure domandarsi quando questi alberi potranno essere ripiantati, memori del fatto che quelli sradicati da Via del Sansovino sono in attesa di essere sostituiti. Questa maggioranza appare sempre più distante rispetto alla popolazione fiorentina. La giunta farebbe migliore figura a convocare i comitati per parlare delle linee 2 e 3 della tramvia. Perché il cittadino vota e quindi vuole contare qualcosa. Ma nelle decisioni che contano davvero, non certo per dire quali alberi gradisce.


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