Il sindaco perfetto? Cesare Prandelli
di Rudy Caparrini
Metropoli Day, 21 ottobre 2007

In vista della competizione elettorale del 2009, le forze politiche fiorentine sono impegnate nella ricerca della “persona adatta” per fare il sindaco. Ma quali doti dovrebbe avere il futuro primo cittadino? Esprimendomi a titolo personale, penso che nella nostra città ci sia un uomo (estraneo alla politica) dotato di qualità così speciali che lo farebbero essere un ottimo sindaco: è Cesare Prandelli, l’allenatore della Fiorentina. I colleghi che si occupano di sport ci hanno informato in abbondanza della competenza tecnica del mister viola. Ma Prandelli gode pure della stima incondizionata degli osservatori esterni per le sue eccelse qualità umane, che fanno di lui un personaggio anomalo e di rango superiore.

Già prima del suo arrivo a Firenze il tecnico viola aveva dimostrato di essere un uomo vero, quando ebbe il coraggio di dimettersi dalla guida della Roma, rinunciando a una grande opportunità professionale, per stare vicino alla moglie gravemente malata e bisognosa di cure. In questi anni trascorsi a Firenze, Prandelli ha dato ripetutamente prova della sua grande intelligenza, assumendo sempre un atteggiamento rasserenante nelle sue situazioni più difficili. Non ha battuto ciglio per le penalizzazioni inflitte alla Fiorentina nel 2006, cercando anzi di placare le tensioni e non paventando mai l’ombra di alcun complotto.

Ha palesato un approccio costruttivo e ottimista mentre la piazza fiorentina protestava contro la campagna acquisti condotta da Corvino e dalla famiglia Della Valle. Nelle scorse settimane, il mister gigliato ha ribadito la sua serietà affermando che mai chiederà ai suoi giocatori di protestare per le decisioni arbitrali. Una lezione di stile importante e meritevole di attenzione da parte di noi fiorentini, spesso piagnoni, dietrologi e ipercritici fino all’autolesionismo. Prandelli, invece, è un uomo che pensa positivo e non cerca alibi. Un personaggio che privilegia la sostanza alla forma.

Per tutte queste ragioni lo vorrei come sindaco di Firenze. So bene che questo mio sogno non potrà mai realizzarsi. Prandelli non farà mai il sindaco perché è un allenatore di calcio. Il mister continuerà a svolgere tale mestiere nel migliore dei modi, magari portando un giorno la Fiorentina alla conquista del fantomatico terzo scudetto che la città attende dal 1969. Consentitemi, almeno, di sperare che il nuovo sindaco della città più bella del mondo possa somigliare il più possibile a Cesare Prandelli.


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