Eppur qualcosa si muove
di Rudy Caparrini
Metropoli Day, 14 luglio 2007

In questa settimana si è parlato a lungo dell'indagine realizzata dalla società Leighin su commissione dell'Associazione Giovani Industriali di Firenze. Da questa indagine emerge un'immagine poco felice di Firenze, che appare poco vitale, litigiosa, incapace di esprimere una classe dirigente moderna. Un quadro che contiene elementi di indubbia verità. Per molti anni la città è rimasta immobile e adesso sta pagando a caro prezzo questo grave ritardo. Tuttavia, pur ammettendo che la situazione non è brillantissima, ci pare che la città stia anche mostrando certi sussulti di vitalità che inducono alla speranza. Merita innanzitutto di essere elogiato l'approccio scelto dai Giovani Industriali fiorentini, i quali non si sono limitati a criticare bensì hanno proposto formule alternative per rendere linfa nuova alla città. Il commento del presidente Jacopo Morelli contiene elementi costruttivi, quali la richiesta di concretizzare il progetto di area metropolitana e la richiesta di fare qualcosa per rendere Firenze appetibile per i giovani talenti internazionali.

Un segnale buono appare pure l'attivismo mostrato da parte di comitati cittadini, i quali si sono mobilitati in modo spontaneo per dire basta a un degrado insopportabile che opprime e rovina molte zone della città. Una bella dimostrazione di passione civile da parte degli abitanti. Le stesse istituzioni fiorentine, pur se condizionate dalla cronica lentezza che affligge la burocrazia, sembrano ora mostrare timidi segnali di risveglio. Si potrà obiettare che le scelte compiute dall'amministrazione, soprattutto in tema di infrastrutture e sicurezza, presentano contenuti discutili. In ogni caso, queste decisioni sono comunque migliori dello sconcertante immobilismo che per anni è stato il comune denominatore della politica fiorentina negli ultimi decenni. Infine, pensiamo che il segnale più significativo di questo risveglio cittadino sia il gesto compiuto dall'editore fiorentino Mauro Pagliai, titolare di Edizioni Polistampa, il quale ha deciso di acquistare lo storico Teatro Niccolini del centro storico, con l'intenzione di rilanciare questo tesoro cittadino chiuso ormai da troppi anni. La scelta di un fiorentino di investire nella cultura è un atto lodevole, che potrebbe indurre altri imprenditori a scommettere sul futuro della nostra città. Forse tutto ciò non è abbastanza e ancora molto si deve fare per rilanciare una città ingessati da decenni di inerzia. Ma almeno Firenze ora si muove,. Magari lentamente, ma almeno ha ripreso a camminare.


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  Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005, di Rudy Caparrini Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005
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