Firenze dica grazie a Cézanne
di Rudy Caparrini
Metropoli Day, 28 luglio 2007

Domani 29 luglio si chiude la mostra "Cézanne a Firenze", inaugurata il 2 marzo. Si è trattato di una manifestazione molto importante che ha riscosso un grande successo di pubblico, con una media di visitatori superiore ai 1.850 al giorno. Pensiamo che il capoluogo toscano abbia molte ragioni per elogiare in modo sincero gli organizzatori della mostra per avere allestito un evento di enorme risalto, che ha permesso a Firenze di godere di ampia visibilità e che potrebbe avere conseguenze positive per il futuro. Soprattutto, si deve dire un grazie particolare a Paul Cézanne. L'insigne pittore nativo di Aix-en-Provence, infatti, ha offerto a tutti noi una grande occasione per riflettere in modo profondo su ciò che Firenze è stata e su quello che potrebbe essere in futuro. La mostra "Cézanne a Firenze" presenta un valore speciale poiché ha posto in evidenza il ruolo che la nostra città ha avuto nel valorizzare l'artista francese. Percorrendo le stanze dedicate alla rassegna, il visitatore ha avuto l'opportunità di scoprire una Firenze animata da un gran fervore, protagonista assoluta della cultura europea agli inizi del '900 e quindi sede ideale per ospitare la mostra internazionale sull'impressionismo.

Una città dove viveva un collezionista come Egisto Fabbri e che sapeva esprimere personalità di rango elevato, quali Giuseppe Prezzolini e Ardengo Soffici. La rassegna di Palazzo Strozzi fornisce un'occasione ghiotta, forse decisiva, per stimolare la Firenze di oggi a recuperare quel grande fermento. L'esposizione su Cézanne deve convincere i fiorentini che non è assolutamente impossibile restituire a Firenze la grandezza di quei tempi. Perché la nostra città non deve inventarsi una nuova epoca, bensì solo ricordarsi di ciò che è stata nella sua impareggiabile storia. Firenze e i fiorentini devono ripensare al loro glorioso passato per proiettarsi nel futuro. Rievocare i fasti di inizio '900 deve servirci da stimolo per lavorare seriamente, in modo da recuperare quella leadership culturale che appartiene alla nostra città. Come Firenze fu fondamentale per Cézanne, ora il grande pittore provenzale potrebbe essere stato decisivo per il rilancio di una città che, dopo decenni di torpore, ora potrebbe riaprire un nuovo ciclo. La mostra deve perciò essere accolta come il primo passo di un lungo cammino, che possa convincere noi fiorentini a smarcarci da un provincialismo che la città non merita per perseguire un progetto di ampio respiro, idoneo per consentire a Firenze di recuperare un ruolo da protagonista a livello mondiale.


La Grecia contemporanea 1974-2006 La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007
  Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005, di Rudy Caparrini Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005
di Rudy Caparrini
prefazione di Franco Cardini
ed. Masso delle Fate, 2006


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