Dopo lunghe traversie la nuova Commissione Europea, presieduta dal portoghese Barroso, è divenuta effettiva in seguito al voto del parlamento europeo, avvenuto il 18 novembre. La Grecia sarà rappresentata nell’esecutivo da Stavros Dimas, responsabile degli affari sociali nella Commissione Prodi, che si è visto attribuire la delega per l’ambiente.
Il commissario designato dal governo Karamnlis era stato, al pari di Buttiglione e di altri colleghi, oggetto di critiche per la sua scarsa competenza in materia. Dimas, in effetti, non vanta molta dimestichezza in materia di ambiente ma, in compenso, il suo curriculum politico e professionale è di tutto rispetto. È uno dei più "internazionali" degli uomini del partito conservatore, avendo maturato esperienze all’estero fin da quando era studente. Nato nel 1941 ad Atene, Dimas ha completato i suoi studi negli USA, dove è poi rimasto per alcuni anni lavorando come avvocato, prima per la "Sullivan & Cromwell" e poi la Banca Mondiale. Tornato in Grecia, dal 1977 è deputato al parlamento ellenico, eletto dieci volte consecutivamente. Ha ricoperto incarichi di governo negli esecutivi di Karamnlis I (lo zio) e Mitsotakis, occupandosi di commercio, agricoltura, industria, energia e tecnologia. È stato anche segretario generale di Nea Demokratia capo e delegazione del suo partito presso il Consiglio d’Europa. È entrato nella Commissione Europea di Prodi nel marzo 2004, dopo che il suo partito ha vinto le lezioni politiche in Grecia, sostituendo la socialista Anna Diamantopoulou al dicastero degli affari sociali.
Le critiche, probabilmente, non riguardavano tanto la persona quanto una questione più generale: nei circoli "verdi" si sostiene che in Grecia vi è una scarsa coscienza ambientalista e che quindi un ellenico non era adatto a guidare tale dicastero.
Di sicuro l’ambiente è una materia oggetto di sicure attenzioni da parte delle istituzioni UE. Crediamo che la collocazione di un greco in tale carica sia un bel colpo per la diplomazia ellenica, poiché consentirà una posizione di privilegio per l’assegnazione dei molti fondi che l’Unione destina ogni anno alla tutela del patrimonio ambientale.
Solo il tempo, per il resto, potrà dirci se Dimas è la persona giusta o meno per fare il commissario all’ambiente.
![]() di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera ed. Polistampa, 2007 |
![]() di Rudy Caparrini prefazione di Franco Cardini ed. Masso delle Fate, 2006 |