Accordo Grecia-Russia-Bulgaria per l’oleodotto Burgas-Alexandroupoli
di Rudy Caparrini
Pagine di Difesa 11 settembre 2006

Il 4 settembre ad Atene si è tenuto un summit cui hanno partecipato le massime cariche di Grecia, Russia e Bulgaria. Oltre al primo ministro greco Costas Karamanlis, padrone di casa, vi hanno preso parte il presidente russo Vladimir Putin e il capo di Stato bulgaro Georgy Parvanov. Durante il vertice è stato raggiunto un accordo per la costruzione di un oleodotto che consentirà di portare il greggio dalla Russia fino al Mediterraneo, evitando di attraversare gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli.

Dal punto di vista tecnico l’intesa raggiunta fra i tre leader, che sarà sottoscritta con un accordo ufficiale entro la fine dell’anno, consiste nella realizzazione di un oleodotto della lunghezza di 280 chilometri, che collegherà le città portuali di Burgas e di Alexandroupoli. Dal 2009, il greggio russo dal terminale di Novorossysk potrà giungere via mare a Burgas, in Bulgaria, e da lì imboccare l’oleodotto che terminerà la corsa, 280 chilometri più in là, nel porto greco di Alexandroupoli. Questo impianto, il cui costo è stimato in 700 milioni di euro, avrà una capacità giornaliera di trasporto, a pieno regime, di 800mila barili, ovvero circa 35 milioni di tonnellate. Per ciò concerne le quote di partecipazione, la Russia sarà l’azionista di maggioranza con il 51%, mentre il rimanente 49% dovrebbe essere suddiviso in parti uguali fra Grecia e Bulgaria.

L’intesa raggiunta da Karamanlis, Putin e Parvanov ha sbloccato un impasse che durava da anni. Il progetto per questa struttura, infatti, è un’idea di vecchia data, risalente precisamente al 1993. L’idea era stata praticamente abbandonata anni fa, ma l’insorgere di alcuni fattori ha indotto Grecia, Russia e Bulgaria a rilanciare il piano per questa grande opera. Prima di tutto, l’incessante incremento del prezzo del greggio ha convinto le nazioni coinvolte che occorrevano interventi di natura strutturale per garantirsi l’approvvigionamento di fonti energetiche.

In secondo luogo, l’aumento crescente del traffico delle petroliere attraverso lo stretto del Bosforo aveva fatto lievitare i tempi di percorrenza, causando oneri aggiuntivi assai pesanti per le compagnie petrolifere. Infine, la costruzione dell’oleodotto Burgas-Alexadroupoli è divenuta una necessità non rinviabile per la Russia, che si vedeva minacciata in seguito alla realizzazione un’opera analoga: la pipeline Baku-Ceyhan. Questa struttura, operativa fin da questa estate, trasporterà il petrolio dall’area del Mar Caspio al Mediterraneo, precisamente dall’Azerbajan alla Turchia. Ulteriori ritardi nell’avvio dei lavori dell’impianto Burgas-Alexadroupoli avrebbero comportato il serio rischio per la Russia di perdere una grande occasione, lasciando campo libero nel Mediterraneo al greggio estratto nei paesi del Mar Caspio.

L’accordo tripartito greco-russo-bulgaro rappresenta un ottimo affare per le tre nazioni coinvolte. Senza dubbio, la maggiore beneficiaria appare la Grecia. Mentre per Bulgaria e Russia l’intesa dovrebbe comportare soprattutto vantaggio sotto il profilo economico, per la Repubblica Ellenica l’oleodotto Burgas-Alexandroupoli potrebbe rappresentare il grande salto di qualità a livello internazionale. La Grecia assume adesso una dimensione nuova sotto il profilo geopolitico. Il Paese ellenico diviene uno snodo cruciale per l’approvvigionamento di fonti energetiche per l’intera Europa. Dal momento che il controllo e la gestione dell’energia, intesa anche come capacità di trasporto del greggio, è senza dubbio uno dei fattori cruciali nelle relazioni internazionali, la possibilità di usufruire del nuovo oleodotto contribuirà a consolidare il ruolo di leader della Repubblica Ellenica nell’area dell’Europa balcanica e sudorientale.


La Grecia contemporanea 1974-2006 La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007
  Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005, di Rudy Caparrini Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005
di Rudy Caparrini
prefazione di Franco Cardini
ed. Masso delle Fate, 2006


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