Da Modica ad Atene
di Rudy Caparrini
Mondo Greco 13 giugno 2007

Con l’appuntamento del 16 maggio ad Atene si è concluso il ciclo di presentazioni del libro La Grecia contemporanea (1974-2006), edito da Polistampa, di cui sono curatore e coautore insieme a Vincenzo Greco e Ninni Radicini. Come avevo promesso a suo tempo al direttore Dimitri Antoniou, adesso posso raccontare a tutti i lettori di Mondo Greco come ho vissuto questa eccitante esperienza.

Prima di tutto, ricordo l’ordine cronologico delle presentazioni stesse: 14 aprile a Modica (Ragusa) in occasione del festival “Non solo Barocco”; 20 aprile a Roma presso la sala della Stampa Estera; 30 aprile a Firenze nella sede del Consiglio Regionale della Toscana; 16 maggio ad Atene all’Istituto di Cultura Italiano della capitale ellenica (Casa Italia). Dell’appuntamento di Modica gli affezionati di Mondo Greco già sanno abbastanza grazie ai bellissimi articoli di Cettina Messina e Rita Barillà. Da parte mia, posso perciò solo aggiungere le sensazioni provate da me e da mia moglie Sandra, che mi ha accompagnato in questa bellissima trasferta.

Devo anzitutto un elogio e un ringraziamento a Dimitri che mi ha segnalato a Carmelo Nicotra, direttore artistico del festival e nostro collega di Mondo Greco. Un onore grande che apprezzerò ancora di più col passare del tempo, perché sono certo che la manifestazione, in virtù della sua originalità, possa divenire un punto fermo nel panorama della cultura mediterranea. Complimenti a Carmelo per la pregevole organizzazione, alla quale pure io ho contribuito in minima parte suggerendo di invitare Vincenzo Greco, amico e coautore del volume, che ha fatto sfoggio di tutta la sua competenza. L’ospitalità riservataci è stata sontuosa. Ringrazio pubblicamente Enzo e Ivana di “Isula Relax”, dove abbiamo pernottato, davvero rilassante come il nome stesso evidenzia. Ottima la compagnia, perfetto il servizio. Quanto alla presentazione presso la libreria Mondadori di Modica, di cui già hanno parlato in tanti, ho respirato tanta emozione in quel pubblico così attento e desideroso di approfondire l’argomento. La passione che ha coinvolto il pubblico mi ha spinto a prenotarmi fin da ora per la prossima edizione. Carmelo Nicotra è avvisato in tal senso.

Neppure una settimana dopo è stata la volta di Roma (20 aprile). Fra tutte le presentazioni, quella nella capitale è stata certamente la più condivisa poiché in quella occasione c’erano tante persone cui devo molto per la realizzazione del libro. Una citazione speciale la devo ad Antonio Ferrari, che finalmente ho conosciuto di persona dopo quasi quattro anni di solida amicizia tramite Internet. Il mio primo contatto via web con Ferrari risale al 12 settembre 2003, quando gli inviai un’analisi sulla Siria alla quale ebbi un immediato riscontro con tanto di apprezzamento che ancora oggi mi lusinga. Fu una grande sorpresa per me, che all’epoca ero veramente uno sconosciuto (ancora più di adesso…) che cercava solo di scrivere la sua opinione in un contesto al quale ero stato fino ad allora estraneo.

L’attenzione di Ferrari ha rappresentato un momento fondamentale per me, poiché mi convinse che ciò che scrivevo possedeva contenuti di tutto rispetto. Da allora i contatti fra me ed Antonio sono stati frequenti e la stima è cresciuta in modo esponenziale, tanto che egli ha accettato di scrivere la prefazione a La Grecia contemporanea senza neppure avermi mai incontrato. Questa premessa spiega bene perché l’incontro con Ferrari a Roma è per me qualcosa da raccontare a tutti con orgoglio. La possibilità di incontrare il grande giornalista del Corriere della Sera, col quale condivido la passione per Medio Oriente, Mediterraneo e Grecia, era già un motivo sufficiente per rendere speciale l’evento. Antonio è un personaggio fuori dal comune. Dopo averlo conosciuto ne sono ancora più “innamorato”. Oltre che un giornalista fra i più bravi in assoluto, è pure una persona squisita.

Un personaggio affermato ma dalle abitudini semplici e dalla cortesia innata. Io e Antonio abbiamo pranzato insieme prima della presentazione e in tale occasione Ferrari mi ha pure regalato un’ulteriore soddisfazione facendomi sedere accanto all’altro mio mito del giornalismo: Franco Venturini, editorialista del Corriere della Sera per la politica estera. Ferrari e Venturini sono stati i miei punti di riferimento e stare con entrambi, discutendo di questioni internazionali, è stata un’esperienza che non dimenticherò. Questa lunga parentesi mi serve per raccontare che la giornata Roma, iniziata in modo scoppiettante, è proseguita con un crescendo di soddisfazioni straordinarie vissute insieme a tante persone care. C’era anche stavolta Vincenzo Greco, con la fidanzata Stephania. Non ha voluto mancare a questa occasione il titolare di Polistampa Antonio Pagliai, il nostro editore.

Mi hanno accompagnato a Roma mia moglie e i miei genitori. Per chi come me è legatissimo alle radici, ovvero al mio Malmantile, assume importanza la presenza del compaesano Graziano Sarchielli, già inviato speciale de Il Giorno, testimone dell’inizio della nuova era per la Grecia giacché si trovava ad Atene il 23 luglio 1974, quando cadde il regime dei Colonnelli. Soprattutto, in questa circostanza c’erano gli amici dell’Ufficio stampa dell’Ambasciata di Grecia a Roma, che avevano essi stessi organizzato l’evento. Già nel libro ho espresso il mio sincero ringraziamento a costoro perché il loro ruolo è stato fondamentale per portare a buon fine il mio progetto.

Desidero far sapere anche a Mondo Greco i nomi di chi ha contribuito in maniera determinante al volume: Viki Markaki, Teodoro Andreadis, Maria Mondelou, Stelios Bithas, Nikos Oikonimidis. Costoro avevano provveduto a far venire dalla Repubblica Ellenica due relatori di grande prestigio: Evangelos Antonaros, viceministro della Comunicazione del governo di Atene; Grigoris Psallidas, docente di Storia contemporanea all’Università di Corfù. Il panel di relatori era una garanzia d qualità e la conferenza non poteva che essere un successo. Tuttavia, posso dire che le cose sono andate perfino meglio delle previsioni. Una ribalta di straordinario valore con un pubblico numeroso. Fra gli altri, ci hanno onorato della loro presenza Stavros Lykidis, ambasciatore di Grecia presso la Santa Sede e l’Ambasciatore di Cipro in Italia Athena Mavronicola.

C’era l’amico Marios Sklivaniotis, direttore dell’ufficio di Roma dell’Ente ellenico per il turismo (Enet), insieme all’intero staff. Sono intervenuti anche vari giornalisti ellenici di stanza a Roma, fra i quali ricordo gli amici Lakis Hatzikiriakos (Elefterotypia e Athens news agency) e Dimitri Deliolanes (radiotelevisione ERT). Fa la sua bella figura anche Mondo Greco con Carmelo Nicotra, che mi onora della sua presenza dopo le fatiche del festival. In quanto curatore del libro, sono stato incaricato da Viki Markaki di spiegare i contenuti del volume. Ho avuto il supremo onore di essere il primo a parlare. Conserverò per sempre le foto che mi ritraggono sotto il celebre cartello con tutte le testate straniere, che la televisione più volte mi ha mostrato. A suggello di quella giornata abbiamo avuto la presenza di Raimed, che ha realizzato un bellissimo servizio andato in onda venerdì 11 maggio all’interno del rotocalco “Riva Sud”.

Il 30 aprile è stata la volta di Firenze. La più personale fra tutte le presentazioni per due motivi: perché vi ero solo io fra gli autori e perché Firenze è la mia città. Questo evento è stato promosso dal direttore Enet Mario Sklivaniotis, un giovane che già ha raggiunto eccelsi livelli e del quale sentiremo parlare tanto in futuro. La presentazione si focalizza quindi sul turismo, argomento al quale ho dedicato alcune pagine nella mia parte del libro. Sklivaniotis ha illustrato i risultati raggiunti e gli obiettivi futuri, palesando un giustificato ottimismo per lo sviluppo di questo comparto, determinante per l’economia ellenica.

Da parte mia, ho centrato l’intervento sullo sviluppo della Grecia in materia di infrastrutture, elemento determinante per sfruttare al meglio le infinite risorse del turismo in terra ellenica. Ho narrato al pubblico quanto ho visto cambiare la Grecia e i greci dal 1990, quando ho visitato per la prima volta questa affascinante nazione. Come esempio della nuova era ellenica ho indicato lo stesso Sklivaniotis, che ad appena trent’anni già occupa un posto di significativo valore. Un’altra bella presentazione sia per i contenuti sia per le presenze. Per Mondo Greco a Firenze c’era Paolo Giusti, grande esperto di turismo. Per la famiglia c’erano mia sorella, mio madre e mio suocero. Parecchi altri gli amici presenti fra cui ricordo l’agente di Olympic Airlines Antonio Ortolani, il consigliere regionale Marco Carraresi, la giovane giornalista del Corriere di Firenze Symele Kruklidis, di chiare origini elleniche.

Al termine della presentazione abbiamo ricevuto la graditissima visita dell’amica Theodossia Tziveli (più nota come Thes), la grande stilista greca ormai toscana d’adozione, che ci ha raggiunto in Consiglio Regionale. Pur se pressata da mille impegni che la vedono impegnata in Italia e all’estero, Thes ha voluto comunque dedicare un po’ del suo tempo a me e a Mario, mostrando una genuina emozione nel vedere realizzato il volume di cui le avevo parlato mesi fa quando mi ero recato presso la sua azienda a Empoli. Gli occhi di Thes letteralmente brillavano nel vedere la copertina, esprimendo in modo emblematico quello che è un denominatore comune dei molti greci che si affermano all’estero, i quali, oltre a non dimenticare la madrepatria, maturano anche un amore ancora più grande per lei. Thes è un vanto per la Grecia e vorrebbe che la sua patria potesse godere ovunque di una vasta popolarità.

Sono lieto che veda nel mio volume un mezzo per soddisfare questa suo legittimo orgoglio. L’emozione di Thes, fin da ora, è per me un incentivo nel proseguire il lavoro di studio e approfondimento della Grecia contemporanea. In un soffio arrivo al 16 maggio, giorno dell’appuntamento di Atene. L’occasione più attesa per il suo carattere internazionale, che mi consente di mostrare il mio lavoro nella terra della quale mi sono innamorato. A posteriori, posso definire questa presentazione come la più rilassante per me. Ad Atene, infatti, mi sono goduto in pieno l’evento come ospite poiché Vincenzo aveva predisposto tutto in maniera esemplare, con scrupolo degno del grande ricercatore quale lui in effetti ha dimostrato di essere.

Pertanto, l’appuntamento nella capitale ellenica si è risolto in una piacevole gita di lavoro. I due giorni di Atene sono passati in un baleno. Ho pernottato al piacevolissimo Hotel Philippos, in Odos Mitseon a due passi dall’Acropoli. Dalla mia camera, ubicata sull’attico al settimo piano, vedevo il Partenone di fronte a me. Come già ebbi modo di scrivere su Herodion Hotel, che appartiene alla stesso gruppo, pure il Philippos è un albergo che consiglio a chiunque.

L’appuntamento era per le ore 19 all’Istituto di cultura italiano (Casa Italia), posto nella Odos Patission, di fronte a due fra i più celebri edifici di Atene: il Museo Archeologico e il Politecnico. Casa Italia, di cui ho narrato nel mio Atene 2006: diario di viaggio, sta adesso ospitando una mostra dedicata alla divina Maria Callas, geniale personalità del secolo XX che lega in modo indissolubile Grecia e Italia, le sue due patrie. La nostra presentazione si è svolta in mezzo agli oggetti appartenuti a questa grande cantante, la più grande soprano del Secolo XX. Già questo bastava per conferire carattere speciale all’evento.

Ad arricchire una cornice suggestiva ci hanno pensato i tanti oratori che il prode Vincenzo aveva selezionato. Ci hanno onorato della loro presenza i due più altri rappresentanti ufficiali d’Italia nella Repubblica Ellenica: l’ambasciatore Giampaolo Scarante e il console ad Atene Fabrizio Lobasso. Un’accoglienza in grande stile per un cittadino italiano come me, che quindi si è sentito investito di un tocco di orgoglio nazionale mai provato prima. Il contemporaneo convergere di ambasciatore e console, infatti, mi ha fatto sentire alla stregua di quegli atleti che vestono la maglia della nazionale in una competizione internazionale. Una sensazione rafforzata dal fatto che tutti gli altri convenuti erano greci: i deputati Sophia Kalantzou di Nea Demokratia e Tylemachos Hithiris del Pasok, il giornalista Dimitri Stoumbos della testata Avghi, il professor Yannis Voulgaris dell’Università Pandeion di Atene.

Questi relatori, insieme a Vincenzo che ha svolto in modo encomiabile il ruolo di moderatore, hanno espresso grossi apprezzamenti per il nostro lavoro. I complimenti fanno sempre piacere. In quel caso, tuttavia, valevano ancora di più perché provenivano da personalità che conoscono le vicende della Grecia contemporanea senz’altro meglio di me. Essendo stato l’ultimo a intervenire, ho solo potuto ringraziare gli autorevoli ospiti e ho espresso la mia profonda soddisfazione per essere lì come italiano in una sede ufficiale del mio Paese. Mi sono pubblicamente impegnato, facendo seguito all’esortazione rivoltaci dall’ambasciatore Scarante, a realizzare un nuovo lavoro sulla Grecia contemporanea. Il nostro rappresentante diplomatico in Grecia, nel suo discorso pronunciato come primo fra tutti gli oratori, aveva infatti speso parole di grande elogio per il nostro libro, chiedendoci di persistere nelle nostre ricerche al fine di fornire nuovi e utili strumenti per la conoscenza della realtà attuale della Repubblica Ellenica.

Ho perciò ritenuto opportuno, come segno minimo di riconoscenza nei confronti dell’ambasciatore, di rendere pubblica la promessa di continuare a prestare attenzione alla Grecia, un Paese tanto vicino e dal grande fascino. Un impegno cui non potrò venire meno perché assunto di fronte a un pubblico numeroso e qualificato, fra cui vi erano pure due amici di Mondo Greco: Pelagia Kotsoni e Nikos Klitsikas. Dell’evento hanno parlato in modo ampio i media con sede ad Atene, sia greci sia italiani. Abbiamo avuto due lanci dall’Ansa e due da Ana. Il massimo che si poteva pretendere come copertura mediatica.

La presentazione di Atene ha registrato un’appendice inattesa e di infinito piacere. Fra i tanti altri ospiti che hanno partecipato all’evento a Casa Italia, vi era pure un Signore (S maiuscola) di alta classe e di rarissime qualità. Si tratta dell’ingegner Stavros Cosmatos, uomo dal curriculum eccelso: già direttore generale dell’Enel in Grecia, console onorario d’Italia a Corfù, consigliere tecnico dell’ex premier Kanellopoulos. Al termine della conferenza Cosmatos mi ha rivolto l’invito per pranzare insieme il giorno successivo, che ho prontamente accettato. La mia è stata una saggia decisione. Il tempo trascorso con Cosmatos e la moglie Livia, autentica Signora (S maiuscola anch’ella), è stato tanto piacevole da rimpiangerne solo la brevità.

Tutto meriterebbe ampie pagine per essere raccontato nei dettagli, a cominciare dagli oggetti presenti nella loro elegantissima casa posta nello stupendo Viale Vassilis Sofia, vicino all’Ambasciata d’Italia. In quell’appartamento si respira l’aria di chi la storia della Grecia contemporanea l’ha vissuta da protagonista. Circondato dalle foto con dedica di tutti i grandi della politica greca (ed europea) degli ultimi decenni, ho ascoltato deliziato i tanti aneddoti e le sagge riflessioni che Cosmatos mi ha raccontato. Abbiamo pranzato al celebre Club di Odos Ameriki, luogo dove i potenti di Atene si ritrovano per decidere le sorti del Paese, accanto al tavolo dove sono soliti sedere ministri, deputati, uomini d’affari. La compagnia dei Signori Stavros e Livia, parlando di politica greca e italiana con realtive comparazione, è un modo unico per conoscere a fondo la realtà dei due Paesi. Peccato appunto che il tempo stringesse e che dovessi ripartire. Ho comunque promesso ai coniugi Cosmatos di tornare presto a trovarli in quel meraviglioso appartamento di Vassilis Sofia.

Questo è stato un degno modo per chiudere un mese per me indimenticabile, di cui ho voluto informare gli amici di Mondo Greco. Sperando di non averli annoiati troppo, ho voluto narrare le mie emozioni per condividerle con loro. Con questo mio diario voglio stimolare e incentivare tutti coloro che ci seguono a impegnarsi più che mai nel diffondere la passione per la Grecia, al fine di mostrare la faccia moderna di un Paese che sta vivendo una fase di grande crescita e sviluppo in ogni ambito.


La Grecia contemporanea 1974-2006 La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007
  Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005, di Rudy Caparrini Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005
di Rudy Caparrini
prefazione di Franco Cardini
ed. Masso delle Fate, 2006


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