La settimana dal 18 al 24 aprile potrebbe avere segnato un punto di svolta nel programma di rilancio della cooperazione fra le due sponde del Mediterraneo (Euromed), che l'Unione Europea ha posto in cima alle sue priorità di politica estera, dichiarando il 2005 "Anno del Mediterraneo". Dopo un impasse durato circa due anni, il processo di integrazione pare mostrare reali segni di ripresa. Una nuova era nelle relazioni Euromed potrebbe essere iniziata il 20 aprile scorso, quando è stata ufficialmente inaugurata la "Fondazione per il dialogo fra le Culture", l'organo che dovrà promuovere la cooperazione in ambito culturale fra i popoli che abitano sulle rive del Mare Nostrum.
La Fondazione, che avrà la sua sede ad Alessandria d'Egitto, è stata intitolata ad Anna Lindh, la ministro degli Esteri svedese assassinata il 10 settembre 2003. Il nuovo soggetto consiste in una rete composta da 35 diverse associazioni, una ciascuna di tutti gli Stati che partecipano al processo Euromed (che include tutti i membri Ue, non solo i paesi rivieraschi). L'Italia sarà rappresentata dalla Fondazione Laboratorio Mediterraneo (Flm), l'istituzione con sede a Napoli che da oltre dieci anni si impegna per promuovere iniziative comuni in ambito culturale.
Come ha dichiarato il presidente della Flm Michele Capasso (AnsaMed 18 aprile), la costituzione di un organo dedito alla cooperazione culturale è "un'occasione da non perdere". Di pari importanza è un altro concetto espresso da Capasso, in un'intervista al quotidiano campano "Il Denaro", sulla necessità di "snellire la struttura burocratica, che si presenta troppo complessa e rischia quindi di rendere irrealizzabili le proposte delle singole delegazioni".
La capacità di agire rappresenta il grande quesito della Fondazione Anna Lindh, che si propone di essere un organo di natura originale. La struttura Euromed si propone di privilegiare l'ambito della cultura, fattore unificante dei popoli. La cooperazione a livello culturale deve essere il nucleo fondante dell'intera struttura Euromed che altrimenti, rischia di divenire una mera costruzione burocratica sul modello di Onu e Ue, una realtà tecnocratica che i popoli vedono molto lontana da loro.
La grande sfida dell'integrazione Euromed sarà proprio quella di avvicinare le culture delle due sponde del Mediterraneo. Il Mare Nostrum è un luogo di valore cruciale poiché rappresenta il punto di incontro fra Occidente e Islam, le due culture che, secondo il parere di certi intellettuali prevenuti, sarebbero impegnate in un lacerante scontro fra civiltà. La nascita della Fondazione fornisce al processo di Barcellona lo strumento idoneo per dimostrare che non vi è alcun conflitto in corso, dal momento che tutte le culture hanno accettato di impegnarsi a dialogare al fine di ricavare un reciproco arricchimento.
La funzione del Mediterraneo come crocevia del dialogo culturale è stata sottolineata da Joseph Camilleri, docente della Trobe Univeristy, intervenendo il 21 aprile a un convegno, presso la sede della Fondazione Laboratorio Mediterraneo a Napoli, finalizzato a comprendere quale ruolo potrà avere il Mare Nostrum nei futuri equilibri internazionali. Il noto studioso ha ribadito che il Mediterraneo, in quanto punto d'incontro fra le due culture, può contribuire a superare tensioni e diffidenze, creando le condizioni per aprirsi e capire le rispettive differenze. Il concetto espresso dal professor Camilleri coincide con lo scopo della Fondazione Anna Lindh: creare una coscienza comune mediterranea che rispetti e valorizzi le differenti culture e civiltà.
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007
Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005
di Rudy Caparrini
prefazione di Franco Cardini
ed. Masso delle Fate, 2006