"La Grecia ha ulteriori possibilità di sviluppo"
di Rudy Caparrini
Mondo Greco 13 settembre 2007

Intervista ad Angelo Saracini, presidente della sezione di Grecia del Comites (Comitato italiani all’estero)

Angelo Saracini è il presidente della sezione di Grecia del Comites (Comitato italiani all’estero). Architetto di fama, vive da oltre trent’anni Atene, dove esercita la professione e ricopre pure cariche di valore sociale e politico, essendo fra l’altro membro della commissione urbanistica della capitale greca. Il nostro amico Angelo è senz’altro un testimone d’eccellenza della realtà della Grecia contemporanea. Quindi non poteva mancare un suo intervento in questo speciale di vigilia elettorale che Mondo Greco ha presentato ai suoi lettori e ai filoellenici di tutta Italia.

Caro Angelo, prima di parlare di elezioni voglio fare un accenno alla tragedia degli incendi nel Peloponneso, che tutti noi abbiamo visto in televisione. Raccontaci un po’ le tue impressioni di come questa sciagura è stata vissuta dal popolo greco…

Caro Rudy parlare di come ha reagito il popolo greco di fronte a questa tragedia significa raccontare l’agonia di un popolo, quello del Peloponneso innanzitutto. Ogni giorno su tutti i canali televisivi per 24 ore non stop ma anche attraverso le radio eravamo testimoni delle grida di questa popolazione che supplicava aiuto, e noi tutti, insieme al popolo greco, ci sentivamo impotenti di fronte ad una catastrofe che veniva immortalata dalle telecamere e dai bravissimi reporters greci tutti in prima linea e che hanno contribuito non poco con la loro abnegazione professionale al salvataggio di molte persone e di molti villaggi.

Veniamo ora alla più stretta attualità. Che aria tira in Grecia alla vigilia del voto?

L’aria che gira, o che meglio girava quando sono state indette le elezioni il 14 agosto dal primo ministro Karamanlis, era di grande indifferenza insieme alla sorpresa non essendo riuscito lo stesso Karamanlis a dimostrare la necessità politica e nazionale di questa decisione. In questi giorni e soprattutto dopo i tristi incendi e grazie anche alla presentazione di programmi, interviste ai politici e spot televisivi, sembra crescere l’interesse della popolazione.

Indipendentemente da chi vincerà, su quali materie dovrà concentrarsi prima di tutto il nuovo esecutivo?

Scusa ma invece credo sia importante chi vincerà, o meglio chi non vincerà in modo che non continui a governare un solo partito. Questa è l’impressione generale del popolo greco che anche grazie alla nuova legge elettorale dell’ex min. Skandalidis e attualmente candidato per il Pasok. Potrà portare in Parlamento, per la prima volta dopo tanti anni, cinque partiti (Nea Dimokratia, Pasok, Siriza, KKE, LAOS). E adesso rispondo alla tua domanda. I problemi sui quali dovrà concentrarsi il prossimo esecutivo riguardano l’ambiente, la salute, la disoccupazione e nuove forme soprattutto di gestione dei servizi sociali oltre il chiodo fisso delle pensioni, se ci saranno ancora tra 20/30 anni.

In questi anni hai vissuto da protagonista i grandi mutamenti compiuti dal Paese ellenico. Credi che la Grecia possa crescere ancora nel breve periodo?

Possibilità di crescita c'è eccome, soprattutto in una nazione come questa che ha una popolazione totale, 10 milioni su tutto il territorio greco, che in altre parti del mondo costituiscono una sola città. Si tratta solo di avere capacità di riorganizzare a medio e a lungo termine alcune vocazioni della Grecia che riguardano la sua natura, la sua cultura soprattutto, in nuove forme anche di turismo culturale, artistico e soprattutto mediterraneo, e lasciare ormai la semplice speculazione economica di grosse concentrazioni di potere.

Tu hai un figlio di trent’anni e quindi guardi con necessario interesse alla situazione delle nuove generazioni in Grecia. Come vedono il futuro i giovani nella Repubblica Ellenica?

I giovani greci vedono un futuro con molta apprensione, anche se si possono considerare più fortunati rispetto ai loro padri o nonni, e sono anche molto più sensibili alle questioni sociali e ambientali, ma non si sentono rappresentati. La Grecia per esempio è forse l’unico stato europeo a non avere un partito ecologista in Parlamento.

Chiudo con una domanda da italiano al presidente della comunità dei miei connazionali in Grecia: perché qui da me in Italia si è quasi del tutto ignorato l’imminente consultazione elettorale in Paese a noi tanto vicino?

Qui metti il dito nella piaga. In una piaga italiana che io ho sempre denunciato da molti anni, e che riguarda purtroppo un interesse e un entusiasmo italiano che si ferma solo alle reminescenze storiche e mitologiche dell’antica Grecia. Questo dipende soprattutto dalle nostre istituzioni in Patria che non hanno mai tenuto nel debito conto questa gloriosa nazione che tanto ci ha dato, scusa una battuta, per finire, gli antichi Romani dicevano che i Greci ci hanno insegnato a fare quasi tutto e noi Italiani moderni ci ricordiamo della Grecia solo per venire a fare le vacanze estive.


La Grecia contemporanea 1974-2006 La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007
  Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005, di Rudy Caparrini Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005
di Rudy Caparrini
prefazione di Franco Cardini
ed. Masso delle Fate, 2006


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