Intervista a Furio Morroni, corrispondente dell'Ansa da Atene.
Furio Morroni è corrispondente da Atene per l’Ansa, la principale agenzia stampa italiana. Un ruolo che lo pone come osservatore privilegiato delle vicende che accadono in Grecia. Il suo è quindi un contributo essenziale (diciamo pure irrinunciabile) per capire come la Repubblica Ellenica si sta avvicinando alle imminenti elezioni politiche.
Qual è l’umore della popolazione greca dopo la tragedia degli incendi nel Peloponneso?
“Come ha detto lo stesso premier Costas Karamanlis, 'questa tragedia ha cambiato anche me’, intendendo con ciò significare che dopo quanto e' accaduto tutti i greci sono cambiati ovvero si sono rattristati ma hanno anche dimostrato una grande solidarietà nei confronti dei sinistrati. E inoltre hanno sviluppato una maggiore sensibilità ai problemi dell'ambiente e della sua salvaguardia”
Quanto inciderà questa emergenza sull'esito delle elezioni?
“E' difficile dirlo, anche perché nessuno dei leader politici ha fatto riferimento alla tragedia degli incendi nella sua campagna elettorale. Sta di fatto che ancora gli ultimi sondaggi preelettorali – a incendi già domati - davano ancora Nea Demokratia in vantaggio di oltre un punto sul Pasok”
Di recente c'è stato un dibattito televisivo che ha posto a confronto i leader dei maggiori partiti. Chi è uscito vincitore e chi perdente da questa contesa mediatica?
“Secondo diversi osservatori politici, la presenza migliore al dibattito e' stata quella di Alekos Alavanos, presidente del Syriza, che si e' dimostrato più aggressivo degli altri nei confronti del primo ministro e più preciso nelle risposte rivoltegli dai giornalisti. Ma anche il leader del Pasok, Giorgio Papandreou, ha fatto una buona impressione. Per quanto riguarda Karamanlis, invece, i giornali dell'opposizione sono concordi nel ritenere che il premier sia apparso in tv non in forma smagliante. ma piuttosto stanco e svogliato”
Per cercare di aiutare il lettore italiano a farsi un'idea: in cosa si differenziano principalmente Nea Demokratia e Pasok?
“Fondamentalmente esiste una differenza ideologica: ND e' un partito di centro-destra e il Pasok è un partito socialista. Ma, nonostante ciò, sia ND sia io Pasok vengono accusati dai due partiti di sinistra KKE (comunista) e Synaspimos (Unione delle sinistre) di essere sulle stesse posizioni riguardo i principali problemi del Paese come le pensioni, la politica estera e la pubblica istruzione”
E cosa contraddistingue Costas Karamanlis da George Papandreou?
“A parte l'ideologia politica che li contraddistingue, hanno varie cose in comune: i due sono entrambi giovani, rappresentanti di grandi famiglie politiche della Grecia e tutti e due hanno studiato negli Stati Uniti”
Vi è chi sostiene che il bipolarismo che ha caratterizzato la vita politica ellenica potrebbe essere ora a rischio. Cosa ne pensa di questa ipotesi?
“Non ritengo personalmente che il bipolarismo - se si intende la presenza preponderante dei due partiti maggiori - sia a rischio. Al massimo, con l'ingresso in Parlamento di un quinto partito (in questo caso il LA.OS. di destra) si porrebbe il problema di alleanze tra uno dei partiti principali e uno o due delle formazioni minori”
In caso di mancata maggioranza assoluta da parte di Nea Demokratia e/o del Pasok, quali potrebbero essere le formule alternative per creare un governo?
“A parte che sia Karamanlis sia Papandreou hanno già escluso l'eventualità' di un'alleanza tra di loro, le uniche formule alternative possibili sono Nea Demokratia e LA.OS. da una parte (anche se il premier l'ha esclusa più di una volta) e Pasok e Synaspimos dall'altra”
Indipendentemente da chi formerà il nuovo governo, pensa che la Grecia possa avere ancora davanti a sé un periodo di sviluppo e crescita come è accaduto in questi ultimi anni?
“Non c'e' dubbio che, quale che sarà il nuovo governo, la Grecia e' destinata a crescere sia a livello economico sia per peso politico soprattutto nell'area dei Balcani”
La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007
Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005
di Rudy Caparrini
prefazione di Franco Cardini
ed. Masso delle Fate, 2006