"La Grecia ha ancora voglia di crescere"
di Rudy Caparrini
Mondo Greco 10 settembre 2007

Intervista al giornalista greco Teodoro Andreadis Synghellakis.

Teodoro Andreadis Synghellakis, un giovane greco che vive da sempre in Italia, dove svolge la professione di giornalista come corrispondente per la radio e televisione Alpha. Nato a Roma da genitori greci, neogrecista, autore del libro “Aroma Italias” (Profumo d’ Italia), recentemente edito in Grecia, conosce bene la realtà delle due nazioni simbolo del Mediterraneo e perciò a lui chiediamo una comparazione fra la realtà politica greca e quella italiana.

Inizio da un atto di invidia di un italiano verso i greci. Da voi competono solo pochi partiti e il bipolarismo si è ormai consolidato. Come si è giunti a questa stabilità del sistema greco?

Credo sia frutto di una eredità politica e storica. Il centrosinistra e centrodestra di oggi rappresentano l’ evoluzione della destra e del partito liberale degli anni ’50, in uno scenario, ovviamente, profondamente mutato. Con meno asprezza, infinitamente maggior rispetto politico per l’avversario, condivisione dei valori che sono alla base della vita politica del paese. Per quanto riguarda la sinistra, credo sia da considerare normale, la divisione, tra gli eredi dell’ eurocomunismo e coloro che si sentono ancora “comunisti ortodossi”. Una divisione, accentuata anche, dal crollo del muro di Berlino. Ma la semplicità del sistema greco, credo sia dovuta principalmente ad un'altra cosa: non è diffuso, il vizio del consociativismo..

Senza entrare nel merito delle preferenze personali, come giudica l’attuale classe politica dirigente greca?

Credo che la Grecia, e di riflesso anche la sua classe politica, sia un paese che ha ancora voglia di crescere. Le Olimpiadi, sono state un valido esempio in questo senso. Credo che ci siano sfide che “obbligano” anche i politici a mobilitarsi. Si tratta di un paese che vuole essere il punto centrale dei mercati balcanici, polo di stabilità politica della regione, con un espansione dell’ economia interna che non è scemata, neanche dopo i Giochi Olimpici. Malgrado le varie lamentele e incomprensioni, che no mancano mai, in nessun paese, mi sento di dire che esiste ancora, in Grecia, il desiderio di “far bene, anzi, fare meglio”. A ogni livello, dal cittadino al politico. E questo conta non poco.

In Italia nel 2006 abbiamo avuto due faccia a faccia molto blandi fra Prodi e Berlusconi. In Grecia è divenuto d’uso un confronto televisivo fra tutti i leader di partito. Si tratta di un confronto serio oppure è una semi burla come siamo abituati a vedere in Italia?

Credo che anche in Italia, malgrado i problemi, alla fine, sia stato positivo anche il faccia a faccia finale tra Prodi e Berlusconi. In Grecia, gli animi sono sicuramente più pacati. Il dibattito che ho seguito con maggiore attenzione, è stato quello delle elezioni politiche del 2000, tra Costas Simitis, allora primo ministro, e Costas Karamanlis, leader di Nuova Democrazia, allora all’ opposizione. Anche se si è indugiato troppo, probabilmente, su argomenti di carattere economico, con riferimenti a dettagli non sempre comprensibili a tutti, mi ha colpito che entrambi i partecipanti, abbiano riconosciuto le qualità dell’ avversario. Non so se si sia trattato di una strategia ben calibrata, o di una sincera obiettività. Ma sicuramente la cosa, ha reso onore ai duellanti. Per quanto riguardai moderatori, si è soliti far partecipare al “dabate”, un giornalista “ di punta” per ogni grande canale televisivo, e non un unico arbitro.

Quali saranno gli argomenti principali della campagna elettorale?

Credo che si parlerà molto di economia. Il centrodestra insiste sull’ andamento positivo dei dati economici, (inflazione, rapporto deficit-pil, disoccupazione). Il centrosinistra risponde che la realtà economica quotidiana è diversa e fa l’ esempio dei prezzi al consumo. Non potranno mancare i riferimenti a quella che è stata una “emergenza nazionale”, creata dagli incendi nell’ ultima settimana di Agosto. Una vera e propria tragedia. E’ ovvio che non possa essere sottostimata né ignorata, ma che spero, tuttavia, non venga usata a fini di speculazione, né dall’ una, né dall’ altra parte politica. Certamente, sarà una delle campagne elettorali più brevi della storia della Grecia moderna, con pochi sondaggi di opinione, e con una parte degli elettori che passeranno “ dalla spiaggia all’ urna”. Il primo ministro Karamanlis sa che spesso, almeno per i governi socialisti degli ultimi vent’ anni, è valsa la formula 4+4. Ad una prima legislatura di governo, ne è seguita, cioè, un’ altra, con eguale maggioranza. Punta sulla continuazione della “tradizione”. I socialisti sperano di invertire la tendenza, ma, come sottolineano molti osservatori, avrebbero certamente preferito che le elezioni fossero state indette tra tre o quattro mesi.

In Italia si è parlato tanto dei costi della politica. Esiste un problema analogo in Grecia?

Non così evidente. Il numero dei parlamentari greci è circa di due terzi inferiore a quello dei loro colleghi italiani. Ed anche gli stipendi di deputati ed eurodeputati sono più bassi. Ci sono poi politici, di tutti gli orientamenti, - l’ esempio più recente è l’ ex primo ministro Tzannìs Tzannetakis-, che decidono, di non candidarsi più e di passare il testimone alla nuova generazione, pur continuando a fornire il loro contributo. Una scelta non facile, ma che è indice di un modo di considerare la cosa pubblica ed il proprio ruolo.

Con un giovane giornalista concludiamo parlando della sua generazione. È risaputo che i ragazzi italiani provano una certa disaffezione per la politica, sdegnati dalle continue risse fra schieramenti incapaci di formare un programma di governo che ponga al centro gli interessi dei cittadini. Come si pongono, invece, i ragazzi greci di fronte alla politica?

Vivo in Italia, quindi non sono in continuo contatto con la realtà quotidiana della Grecia. E per motivi anagrafici- ho 34 anni- non so se mi possa considerare ancora a pieno titolo parte della nuova generazione. Credo che il problema della disaffezione sia più generale, ma che in Grecia, non ci siano le continue risse a cui lei fa riferimento. Problemi come la protezione dell’ambiente, gli equilibri Nord- Sud, il bisogno di opporre il dialogo allo scontro fra le culture, sono convinto che muovano l’ interesse di gran parte dei giovani, anche in Grecia. Anche se non sempre, quest’ interesse, riesce ad essere intercettato dalle forze politiche.


La Grecia contemporanea 1974-2006 La Grecia contemporanea (1974-2006)
di Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini
prefazione di Antonio Ferrari, giornalista, corrispondente da Atene per il Corriere della Sera
ed. Polistampa, 2007
  Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005, di Rudy Caparrini Il Medio Oriente contemporaneo 1914-2005
di Rudy Caparrini
prefazione di Franco Cardini
ed. Masso delle Fate, 2006


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